sabato 26 gennaio 2013

SLW 26 Gennaio 2013 ore 14.00   profondità    m 790

LAGO VICINO, …. MA MOLTO LONTANO

Salute e morale ottimi qui a SLW, ma problemi con la perforazione e
conseguentemente tutto il resto dei campionamenti e sondaggi.

In breve ..... dopo aver perforato fino a 700 m la sonda è stata ritirata
per ispezionare il foro con una telecamera e prelevare dei campioni a
quella profondità. Tutto OK fino a questo punto. Foro perfetto, immagini
bellissime e  campioni prelevati.

Il carotiere è poi stato calato nuovamente per proseguire con il foro ed
arrivare al lago (prof. stimata 800m).
Alla prof di 790 m il sistema di controllo del carotiere  ha cominciato a
dare dei dati anomali, che facevano pensare o alla penetrazione nel lago
oppure ad un mal funzionamento.

Si è calata una sonda che forniva immagini ad alta definizione in diretta
e sorpresa ..... il carotiere, poco prima di arrivare alla profondità
raggiunta precedentemente ha pensato bene di non proseguire sul foro
originale, ma di aprire un foro laterale che parallelo al precedente. ha
proseguito fino a 790 m. Il foro quindi si biforca; il lato corto si ferma
a 700m e quello lungo prosegue fino quasi al lago.
Il problema è che sonde e strumenti si infilano nel foro più corto e
quindi non si riesce a procedere.

Si ricalerà ora il carotiere e si cercherà di rettificare il foro nel
punto della biforcazione.
Mi spiace non avere notizie più positive, per ora.
C

venerdì 25 gennaio 2013

SLW 25 Gennaio 2013 ore 22.00

Oggi è stata un'altra giornata importante per il progetto WISSARD.
Stamattina, la profondità raggiunta era di 700 m. Ancora circa 100 m prima
di entrare nel lago. A 700 m la sonda ad acqua calda è stata ritirata ed è
stato calato il DOCTOR, un modulo che alloggiava una telecamera ad alta
definizione ed un sistema di campionamento. Scaricati i dati dalla
telecamera, si è visto un foro praticamente perfetto. Un cilindro di
ghiaccio di circa 40 cm di diametro. Anche il foro parallelo di supporto
(fino alla cavità) è perfettamente operativo e consente una perfetta
circolazione dell'acqua. Questo foro è quello che aveva creato i problemi
che il mese scorso avevano indotto i colleghi del British Antarctic Survey
alla resa durante la perforazione del Lago Ellsworth.

Anch'io ho prelevato i campioni per testare la purezza dell'acqua alla
profondità di 700 m . I campioni sono attualmente al sicuro nel freezer.
Sì, dobbiamo usare un freezer, perché la temperatura non è molto bassa.
Oggi ad esempio è stato il primo giorno senza vento e la temperatura si
aggirava intorno ai -6 °C. Nella mia tenda la temperatura oscilla tra i -2
°C e i + 10 °C. Non male, si dorme veramente bene.

Nel pomeriggio è stata ricalata la sonda di perforazione che mentre
scendeva ha ulteriormente allargato il foro di perforazione e giunta alla
profondità di 700 m ha continuato a scendere a circa 0.8 m al minuto fino
a circa 750 m. Ora siamo lì. Ancora un paio d'ore e saremo nel lago.

Verrà poi calata un'altra sonda che prenderà immagini ad alta definizione
in diretta….. e quindi i campionamenti.
A domani,
C

giovedì 24 gennaio 2013

SLW 24 Gennaio 2013 ore 21.00

La perforazione procede spedita, nonostante qualche intoppo avuto in
giornata e dovuto al malfunzionamento di alcuni sensori. La profondità
raggiunta stasera alle ore 20.00 è di 501 m. Domani mattina alle 04:00
verranno calate le prime sonde per ispezionare il foro di perforazione,
mentre l'accesso al lago è previsto per domani pomeriggio.
Dennis, il mitico Chief Driller, procede imperterrito con il suo team di
altre cinque persone.

Nel pomeriggio si inizieranno i campionamenti. Oggi abbiamo testato la
purezza dell'acqua usata per la perforazione prelevando sei campioni
nell'unità di filtrazione. Tutto sembra OK.

C'è grande fermento al campo, poiché il progetto ha creato molte
aspettative sia nella comunità scarnifica che nell'opinione pubblica
americana che segue passo passo il progetto. Come vi accennavo le risorse
messe in campo, sotto i tutti i punti di vista, sono veramente
formidabili.
E' tutto per oggi. Spero di portare buone notizie per domani.
C

mercoledì 23 gennaio 2013

SLW 23 gennaio 2013

Sono le 21.19  ed oggi è stata una giornata molto intensa. Temperatura non
molto bassa (-10 °C) ma vento molto forte e fastidioso. Stiamo lavorando
continuamente dalle 07:30 di stamattina. I driller vanno a pieno regime;
il foro di servizio fino ad una profondità di 120 m è stato scavato ed al
fondo è stata creata una cavità piuttosto ampia. Ora si sta procedendo con
il foro principale che scende parallelo a quello di servizio a circa 1 m
di distanza. Il foro principale deve raggiungere la cavità e procedere
oltre. Lo scopo di avere la cavità è quello di creare un serbatoio di
acqua che viene pompata fuori e riciclata nel foro principale ad una
maggiore profondità, senza quindi doverla rifondere da zero.

Prima di immergere la sonda ad acqua, questa è stata accuratamente
sterilizzata con acqua ossigenata. Il tubo che scende è inoltre
sterilizzato con radiazione UV che circonda come una corona il foro di
perforazione. I laboratori chimici sono praticamente pronti e così anche
tutte le sonde che verranno calate nel foro. Domani mattina procederemo
con i campionamenti di controllo e domani sera, più o meno a quest'ora e
se tutto va bene, dovremmo essere nel lago.

Il morale è molto alto e praticamente tutti i ricercatori sono al campo.
Mancano ancora se persone, che fanno parte del team della geofisica che
dovrà posizionare i sensori nel foro che poi congelerà durante le prossime
settimane. Speriamo arrivino domani.

C

martedì 22 gennaio 2013

Martedì 22 gennaio

Eccoci al campo al Subglagial Lake Willhans (SLW Camp), finalmente.

Niente foto per un po', purtroppo. Posso infatti caricare solamente testo,
…. e poco. Posso usare solo la mail con un sistema che funziona via
satellite. Lorenzo mi aiuta a caricare il materiale sul blog.

Oggi la ns missione che doveva portare al campo 14 ricercatori ed un bel
po' di materiale è finalmente partita da McMurdo. Eravamo in seconda
priorità, ma poiché il luogo da raggiungere con la prima missione non era
raggiungibile per maltempo, ci siamo preparati in 10' ed eravamo quindi
pronti per partire.

Viaggio ottimo, per tre ore verso Sud sorvolando una distesa infinita di
ghiaccio. Il Campo era già stato perfettamente preparato e tutti i
container per le operazioni di perforazione e per il trattamento dei
campioni al loro posto.

Veramente impressionante la macchina logistica messa in campo dalla
National Science Foundation.
I driller sono già operativi e il serbatoio dell'acqua calda (9000 litri)
che servirà a perforare il ghiaccio per 800 m è quasi pieno. E' un po'
presto per fare previsioni, ma domani spero di essere un po' più preciso
nei prossimi giorni.

Per parte nostra stiamo sistemando i container laboratorio che devono
essere pronti a ricevere i campioni. Le condizioni in cui sono arrivati
dopo 900 km di traversa non sono le migliori.

A presto,
C

venerdì 18 gennaio 2013

Una gita a .... "Discovery Hut"

L'altra sera,
approfittando che Susan Kelly, addetta stampa del progetto WISSARD, è anche autorizzata alla visita dei siti di interesse storico in Antartide, abbiamo fatto una visita alla Capanna lasciata dalla spedizione del Capitano Scott nel 1902 1903. 

Discovery Hut, Ross Island is located in AntarcticaIntendiamoci, la "storia" inAntartide inizia alla fine dell'ottocento e i primi insediamenti solo all'inizio del '900. L'isola di Ross, dove si trova la Base di McMurdo, possiede tre siti di grande interesse per le esplorazioni polari. 

La Discovery Hut è stata costruita nel 1902 dal capitano Robert Falcon Scott durante la spedizione della nave Discovery (1901-1904) e si trova ad Hut Point, a circa 20 minuti di passeggiata dalla Satzione di McMurdo e talvolta si confonde con la forse più famosa Scott's Hut (1911), che è invece situata a Cape Evans, non lontano da McMurdo e che fu usata dal Capitano Scott per lanciare la corsa al Polo Sud nel 1912. 

La Base di Mc Murdo è posizionata all'estremo lembo meridionale della stretta penisola nell'Isola di Ross.



















La Discovery Hut è stata prefabbricata a Sydney e poi caricata a bordo della nave Discovery. E' essenzialmente di forma quadrata d ha un tetto piramidale supportato da un trave centrale. Le pareti di legno erano isolate con del feltro, ma ci si accorse ben presto che l'isolamento era insufficiente e quindi la maggior parte degli esploratori soggiornava comunque a bordo della nave Discovery, che era ormeggiata poco lontano. 


La Discovery sulla sinistra, imprigionata dai ghiacci
















La capanna veniva essenzialmente usato come magazzino e come capanna di emergenza, nel caso fosse accaduto qualcosa alla nave. Solo occasionalmente e per brevi periodi è stata usata come alloggio.



Nel 1902 Scott, Wilson e Shackleton, cercarono dirigersi a sud per un tentativo di raggiungere il Polo. Procedevano con le slitte trainate dai pony, ma avevano sottovalutato le asperità della banchisa polare prevedendo dei quantitativi di razioni alimentari molto ridotti. I pony si dimostrarono poi inadeguati a procedere in quelle condizioni. Oltre a ciò, nessuno dei tre a quel tempo aveva esperienza di sopravvivenza in ambienti estremi come quello antartico. Shackleton, che di li a poco sarebbe diventato uno dei più grandi esploratori, non aveva mai montato una tenda né dormito in un sacco a pelo fino ad allora ..... da qualche parte bisogna pure cominciare, no? Nonostante questo giunsero a "soli" 770 km dal Polo Sud.

Ancora oggi, all'interno della capanna si possono vedere gli oggetti lasciati dalla spedizione del 1902-1904 e da quelle che sono succedute. Sono ben visibili i pinguini e le foche, oramai mummificati, che erano stati cacciati e accantonati per scorta.






Anche il Capitano Scott aveva nuovamente utilizzato la capanna durante la tragica spedizione della nave Terra Nova del 1910-12.

Vi volevo segnalare questo formidabile viaggio con Street View che vi porterà a scoprire non solo la Discovery Hut, ma anche altri interessantissimi posti qui attorno. Spero di aggiungere presto altre foto.

C



















mercoledì 16 gennaio 2013

Fata Morgana


Hola !
Guardate che colpo di fortuna è capitato ieri al mio collega Reed Scherer della Northern Illinois University, USA.
E' riuscito a fotografare un fenomeno piuttosto raro e noto con il nome di Fata Morgana
In fisica la Fata Morgana, o Fatamorgana, è una sorta di miraggio che si può scorgere all'interno di una stretta fascia al di sopra dell'orizzonte che i verifica spesso anche nello stretto di Messina.
Tale fenomeno, talvolta osservato anche nelle regioni polari o nei deserti, distorce enormemente l’oggetto su cui agisce il miraggio, tanto da renderlo insolito e irriconoscibile. 
Vi metto per confronto anche una foto del mezzo nella sua forma reale, visto che ci sono salito quando ci hanno trasferito dall'aeroporto alla base.
C