Happy Camper, Il Campeggiatore
Felice.
Così chiamano qui il corso di sopravvivenza di due giorni che tutto il personale che andrà ai campi remoti deve superare. Come vedrete da questo foto racconto la mia esperienza è stata molto soft.
Abbiamo iniziato il tutto venerdì mattina alle 08:00 e dopo due ore di lezione teorica sulla sicurezza ed i possibili rischi associati al clima antartico ed agli incidenti, ci siamo trasferiti con uno strano veicolo (qui sotto), sulla Ross Ice Shelf, a circa 20 km dalla base.
Trasferimento dalla base al campo dell'Happy Camper |
La Ross Ice Shelf è la banchisa polare spessa circa 70 m. Nessun rischio di sprofondare, dunque, neanche per un mezzo di questo tipo, ... almeno spero.
Come vedete la giornata era bellissima, 0 °C e completa assenza di vento. Il Campo era in vista dei leggendari Monti Erebus e Terror, due vulcani attivi che sfiorano entrambi i 4000 metri di altitudine. Per dare l’idea della visibilità che abbiamo da queste parti, l’Erebus dista circa 35 km dal campo ed il Terror circa 50 km..
Monte Erebus |
Tenda tipo Scott, sullo sfondo il M.te Erebus |
Camminando verso l'Erebus, ore 12.00 |
Monte Terror |
Il gruppo, oltre al sottoscritto, era così composto:
Ned, guida alpina ed istruttore
Linda, divulgatrice scientifica
Rachel, studente di dottorato, con un progetto sulle foche mummificate delle Dry Valleys
Jessa, cuoca
Magdalaine, cuoca con 7 anni di Iraq sulle spalle
Johnatan, studente di dottorato, con un progetto sulle foche mummificate delle Dry Valleys
Audra, studente di dottorato
Ross, studente di dottorato,
Jason, cuoco, tuttofare
Il gruppo degli Happy Campers |
Ore 23:00 !!! |
Ned (in verde), la nostra guida, nella tipica tenuta antartica |
Ned, decisamente più equipaggiato |
Il primo giorno è trascorso montando il campo con le tende da montagne e le famose tende di Scott a piramide e preparando la cena. Temperatura gradevole e buona compagnia.
La cucina |
La tenda rossa |
La tenda rossa e l'Erebus nello sfondo (quello in mezzo sono io) |
La temperatura è stata intorno allo zero per tutta la notte. Il risveglio è stato un po' più frizzante; -10 °C e visibilità ridottissima, ma comunque nessun problema.
Visibilità ridottissima e withe out |
La giornata è quindi trascorsa con l'addestramento all'uso delle radio VHF e HF e quindi con la prova finale di salvataggio in condizioni di visibilità nulla. In pratica dovevamo soccorrere un compagno in difficoltà che si era riparato in un container a circa 30 m dal rifugio principale, camminando con un secchio in testa.
Brancolando nel buio |
Il risultato ..... un vero disastro. Provare per credere !
Guardate ad esempio questa foto di Jessa e Audra che, convinte di essere arrivate al container dove si rifugiava lo sfortunato esploratore, hanno cominciato a battere sulle pareti del container, non accorgendosi che dopo mezz'ora di mesto peregrinare erano arrivate ad un metro da noi e bussavano violentemente al nostro container.
Il rientro è stato tranquillo e a metà pomeriggio eravamo sotto la doccia, non la stessa per tutti ..... !
CB
Grande Carletto, scatta molte foto,così poi mi racconti tutto appena torni!! Ti seguiamo sempre qui!!! Chicco
RispondiEliminaOttimo Ricky.
RispondiEliminaSe avrò tempo posterò nuove foto e commenti.
Ciao e a presto,
C